| La chiesa di San Vincenzo martire, nella parte alta del centro di Tripi, risulta profondamente alterata da un intervento di rifacimento ultimalo nel 1926 e volto a sanare i danni del sisma del 1908; la chiesa fu allora ricostruita nel corpo centrale, corrispondente alla navata principale, in cemento armato in modo da stabilizzare gli antichi muri perimetrali; la facciata fu ricostruita, o forse soltanto decorata, in stile eclettico e il campanile probabilmente abbassato. La chiesa prospetta su un sagrato con bella visuale panoramica: qui sono conservate le colonne originali in pietra della navata centrale, rimosse dopo il 1908 e sostituite da colonne in cemento. Il campanile presenta un primo ordine in blocchi di pietra con cornice datata 1791, il secondo ordine ancora in blocchi con grande monofora, il terzo ordine con una grande apertura e fatico con orologio. La parte superiore della costruzione deve probabilmente essere attribuita ai rifacimenti successivi al 1908. L’interno è a tre navate, divise da tozze colonne che reggono archi a pieno centro. L’arco trionfale immette nel transetto su cui si aprono tre absidi quadrangolari. L’altare maggiore è quasi interamente in legno, databile chiaramente al Settecento. Sono apprezzabili svariati ornamenti in marmi policromi ed intarsiati, che arricchiscono la sobria struttura, ed un monumentale tabernacolo marmoreo a tempietto a chiudere l’altare del Sacramento nell’abside di sinistra. |
